Per il secondo anno consecutivo Donatorinati della Polizia di Stato sarà presente al Prix Italia, quest’anno a Torino. C’è chi inizia da piccolissimo a prendere confidenza con la donazione, chi ha già raggiunto l'età minima di 18 anni e si informa per intraprendere questo percorso. L'età media dei donatori è in costante aumento e la richiesta di sangue sempre maggiore. Fondamentale dunque raggiungere i più giovani, coinvolgerli. Un obiettivo in senso largo di questa edizione del Prix Italia, che guarda non solo alla sostenibilità ambientale ma anche a quella sociale. L’ anno scorso in sinergia con il servizio di Immunoematologia e medicina trasfusionale dell'ospedale Di Venere di Bari, c’è stata grande partecipazione dei donatori di sangue. La sanità pubblica ha bisogno di sangue, perché la potenzialità diagnostica e terapeutica ha raggiunto livelli eccezionali. Un obiettivo condiviso anche dalle Istituzioni, sempre piu’ presenti e sensibili al tema della donazione di sangue. Al Prix Italia, a Torino, tra un dibattito e l’altro, oggi 3 ottobre, ci sarà l’autoemoteca messa a disposizione dalla Fidas in via Verdi presso il Centro di Produzione Rai. «Dobbiamo assicurare il ricambio generazionale - Man mano che i donatori meno giovani escono dal circuito del dono c’è bisogno di qualcun’altro che subentri. In linea con l’esserci sempre della Polizia di Stato , su tutto il territorio nazionale, ci prodighiamo con uomini e donne di Vigili del fuoco e Polizia per diffondere sempre piu’ la cultura della donazione di sangue» - afferma Claudio Saltari, Presidente Nazionale Donatori.