Parte la corsa tra enti di volontariato, ricerca sanitaria e scientifica, associazioni e Comuni per essere “scelti” dai contribuenti quali destinatari del 5 per mille.
Dal 2006 è, infatti, possibile destinare una parte dell’Irpef a soggetti che operano in settori di riconosciuto interesse pubblico per finalità di utilità sociale.
In palio 500 milioni da spartire tra 45.332 enti. Novità sostanziale è l’innalzamento del tetto: viene meno la decurtazione statale che riduceva il 5 per mille ad un più realistico 4 per mille. Il contributo arriverà nelle casse dei beneficiari tra qualche mese. La legge, infatti, non prevede una tempistica precisa per l’erogazione delle risorse.